Dalla Gratitudine alla Grazia
L’illustre Accademia della Crusca, nel lemmario della quinta edizione, giusto per risalire all’etimologia del termine, riporta questo passo dal Decamerone di Boccaccio (1,56): “La gratitudine, secondo che io credo, tra l’altre virtù, è sommamente da commendare, ed il contrario da biasimare”.
Con l’animo di bimba, io stessa mi sorprendo quando appare bussando con impeto ed urgenza alla mia porta e se la indosso come un paio di occhiali, mi accorgo che le sue lenti colorano ogni cosa di meraviglia; pur tuttavia non filtra e non inganna, bensì rischiara mettendo tutto un po’ più a fuoco. La gratitudine è matura quando spontaneamente affiora, pronta per fiorire dopo il dolore di ieri e nonostante l’incognita del domani, e spesso lo fa con il mezzo del “grazie”. Grazie è una parola potente, oserei dire sciamanica, che apre molte porte e che rafforza i rituali e le opere magiche ancor prima di pronunciarle e di porle perciò in atto…
La grazia trova una trattazione teologica di rilevante importanza nella Bibbia, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, laddove è sinonimo di benevolenza (divina) che assolve dai peccati (!).
È sinonimo di dono e di accettazione: non c’è grazia, infatti, senza fiducia e senza accoglienza; essa è insieme perno e leva, attorno e oltre la quale si eleva la gratitudine.
Infine, chi è grato si “fa” gratitudine, compiendo così un incorruttibile cammino di giustizia, altra virtù-cardine dello spirito che bilancia correttamente il dare con il ricevere in un armonico e magico fluire.
Se senti il forte richiamo della volta celeste, il dolce sussurro delle stelle, l’eterno suono del firmamento…
Mapperò il tuo tema natale astrologico e converseremo, insieme, con le energie planetarie.
Oppure, con i Tarocchi e altri tipi di carte, sonderemo la realtà visibile ed ordinaria oppure l’oltre, invisibile e straordinario.
Scrivimi qui: miria.tondi@gmail.com
Miria Tondi
Donna di luce e d’ombra, sono studiosa e ricercatrice del sé, del simbolismo, degli archetipi e delle arti magiche da 25 anni. Leggo i Tarocchi, il Tema Natale Astrologico e altri tipi di carte decodificandone il linguaggio arcano e sollevando il velo sul sapere ancestrale contenuto in queste discipline.
Alle letture abbino la pratica del tamburo sciamanico.
Ho scritto articoli per una rubrica di arte esoterica e tuttora scrivo sul femminile secondo una prospettiva mitica, antropologica e comportamentale.
Amo molto i bambini, ho lavorato come insegnante di scuola primaria, di infanzia e di sostegno.
Sempre in qualità di docente ho co-condotto corsi di meditazione.
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